Le aziende corrono in aiuto dei propri lavoratori con mensilità in più in busta paga per fronteggiare il carovita. “Questo gesto vuole essere un messaggio di vicinanza a tutti i nostri lavoratori che sono la forza della nostra azienda, un modo per ringraziarli per l’impegno prestato negli ultimi anni particolarmente impegnativi e critici. Vuole anche essere la prima pietra di una strada percorribile da altri, mi auguro tanti, imprenditori italiani, affinché possano premiare i propri dipendenti con un’opportunità economica significativa per affrontare i prossimi mesi”. Così il Presidente e Ad di Acqua Sant’Anna, Alberto Bertone, che ha deciso di aiutare i suoi lavoratori con un bonus – pari ad una mensilità aggiuntiva – in busta paga. L’azienda di Bertone tra le prime in Europa per la produzione di acqua minerale, produce un fatturato di 350 milioni di euro. Lo stipendio extra costerà ad Acqua Sant’Anna 700 mila euro.
Da nord a sud, le aziende scelgono di aiutare i lavoratori
Da nord a sud, le imprese italiane hanno deciso di erogare bonus defiscalizzati, premi una tantum e contributi speciali. Ne è esempio anche l’azienda cosmetica Reynaldi di Pianezza. Alla guida dell’impresa familiare, Marco Piccolo che spiega: “Non è una cifra fissa ma dipende dagli utili che conseguiamo grazie al lavoro di tutti. Per noi i lavoratori sono come soci. Fatica e impegno vanno premiati, e loro si sentono parte del progetto”. La Reynaldi, società benefit dal 2016, dal 2008 ha una crescita media annua del 20%. Nel mese di luglio ha deciso di aggiungere allo stipendio dei suoi 70 operai un terzo degli utili.
Nelle Marche il personale di Frittelli Maritime Group di Ancona riceverà circa 1.800 euro lordi di contributo economico straordinario. La decisione, arrivata alla fine del mese di maggio, è stata presa durante la chiusura del bilancio 2021 dall’assemblea dei soci su proposta del Presidente Alberto Rossi. “Un anno decisamente complesso – come spiega l’azienda – e caratterizzato dal perdurare delle difficoltà legate alla pandemia, ed alla luce della situazione internazionale ed il conseguente aggravio che questa comporta quotidianamente alle famiglie”. In una nota, Rossi scrive: “A tutte le donne e gli uomini che hanno dimostrato ancora una volta di saper affrontare con responsabilità, passione e spirito di sacrificio un periodo ancora ricco di incertezze, va la più sincera riconoscenza e la massima gratitudine del presidente, con la consapevolezza che la soddisfazione del Gruppo risiede nel camminare giorno dopo giorno al fianco delle proprie risorse e condividerne i successi e le difficoltà”.
Gli Ad: “ora tocca al Governo”
La lungimiranza di questi imprenditori, che per continuare a guadagnare domani decidono di farlo meno oggi aiutando i propri dipendenti a combattere l’inflazione, dovrebbe far da sprone al Governo come auspica Elisabetta Nonino. Nonino, Presidente della distilleria friulana Grappa Nonino si augura che Roma “implementi l’importo defiscalizzato del bonus da 250 euro ad almeno a mille euro”. Sulla stessa linea l’Ad di Acqua Sant’Anna, che sulle pagine del Corriere dichiara: “Bisogna portare il potere d’acquisto del dipendente a quello che era prima di questi aumenti pazzeschi. Non risolve i problemi, ma è qualcosa. Ci costa tra 700.000 e 800.000 euro e ai dipendenti arriveranno in totale 400.000 euro. Penso che lo Stato dovrebbe detassare tutte le aziende che lo fanno, così potremmo regalare ancora di più”.