La Regione Piemonte pensa ad un piano Marshall per l’acqua. La crisi idrica dovuta alla siccità si fa sempre più critica e come annuncia l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati “Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile a disposizione, perché le riserve sono finite. L’acqua che sta scendendo oggi sui bacini idroelettrici è acqua glaciale, cioè che è dovuta purtroppo allo scioglimento dei ghiacciai per l’innalzamento dello zero termico, quindi non è una bella notizia: arriva acqua, ma stiamo perdendo le riserve”.
In Piemonte la dispersione idrica è in media del 33%. “Siamo una delle realtà più virtuose a livello nazionale – sottolinea Marnati – ma abbiamo il dovere di abbattere la dispersione, che è ancora troppo alta. Più si sale in montagna più le percentuali di dispersione salgono a superare anche il 60%, più scendiamo in pianura e più arriviamo anche sotto il 20%. L’importante è sostituire le tubature dove gli acquedotti hanno oltre 50 anni”.
Il Vco in difficoltà. Marnati: “Rifaremo il punto con il Governo”
Nonostante le piogge di queste ultime ore l’affanno sul fronte idrico della regione sabauda non diminuisce, e “in alcune zone si sta di nuovo facendo la distribuzione dell’acqua con le autobotti”. La provincia piemontese più in difficoltà è quella del Vco, che “ha più bisogno di autobotti – spiega l’Assessore – chiederemo per questo un ulteriore stanziamento di fondi all’interno dello Stato di emergenza, perché i costi aumentano. Anche l’Alessandrino è in forte difficoltà, il Torinese nella media, il Cuneese abbastanza buono, l’Astigiano ha le performance migliori”
“Presto – dice Marnati – dovremo fare un nuovo conteggio dei danni e formulare una nuova richiesta di risorse al Governo”. “Finora in Piemonte sono stati fatti circa duemila interventi con le autobotti , ma ora ci sono tanti turisti, e in alcune aree la situazione sta precipitando. Fino a fine luglio abbiamo chiesto al Governo 7,6 milioni di euro di danni. Ora rifaremo il punto, ma sicuramente ci vorrà qualche milione specifico per le autobotti, perché spostare l’acqua costa”.
Il piano Marshall del Piemonte
La Regione fino ad adesso si è concentrata sulle perdite idriche, ma l’investimento globale sul tema acqua è molto più ampio. Per far fronte all’emergenza idrica, il Piemonte intende mettere in campo un piano Marshall “con investimenti globali che fino al 2026 sfiorano il miliardo di euro”, afferma Marnati. “Fra il 2020 e il 2026 – sottolinea – sarà fatto sulle reti idriche del Piemonte un investimento totale di 486 milioni, che include tutte le opere che ogni Ato ha chiesto all’interno del Pnrr. Le risorse arriveranno per 165 milioni dallo Stato e per 321 dal cofinanziamento dei cittadini attraverso le tariffe dell’acqua, il cui costo nella nostra Regione uno dei più bassi esistenti. In questo modo le perdite saranno non eliminate ma ridotte al minimo possibile”.
Investimenti che è necessario far partire in tempi brevi, come spiegato dallo stesso Assessore. “Una delle domande che faremo domani al ministro Roberto Cingolani – conclude Marnati – è su che fine hanno fatto i decreti che sono stati messi in campo sulla transizione ecologica: non c’è solo quella relativa all’acqua, c’è anche quella sull’idrogeno e quella relativa ai rifiuti. E poi ci sono le tempistiche: entro l’anno devono essere spesi una bella fetta dei fondi a disposizione”.