Le quotazioni del petrolio restano in netto calo in avvio di giornata sulla scia della possibilità di un rilascio delle riserve Usa. Questa misura servirà a compensare i problemi di fornitura sui mercati causati dalla Russia in guerra contro l’Ucraina da ormai cinque settimane. Il greggio Wti (West Texas Intermediate) passa di mano a 102,5 dollari al barile, con un calo del 5,37% rispetto alle quotazioni di ieri sera a New York. Cede nettamente anche il Brent a 108,2 dollari ,con un calo del 4,58%.
Intanto nella notte americana, l’alba in Italia, Bloomberg ha diffuso la notizia che l’amministrazione il presidente Usa Joe Biden starebbe valutando la possibilità di sbloccare circa un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa. L’indiscrezione arriverebbe da fonti informate. Il petrolio sarebbe sbloccato nel corso di diversi mesi nel tentativo di abbassare i prezzi della benzina, aumentati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. Secondo le fonti, la quantità totale liberata dalle riserve strategiche potrebbe ammontare a 180 milioni di barili.