domenica, 11 Giugno 2023
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Riprese le ricerche sulla Marmolada. Probabile l’aiuto di unità cinofile

Riprese questa mattina le ricerche dei 13 dispersi dopo il crollo della Marmolada avvenuto due giorni fa. Saranno utilizzati, in modo particolare, quattro droni: due nella parte alta e due nella parte bassa del seracco precipitato. In queste ore i tecnici stanno salendo sul ghiacciaio per installare dei radar all’altezza del rifugio. I radar sono in grado di osservare movimenti rapidi e lenti, come frane e valanghe.

Il Soccorso alpino, fa sapere il presidente nazionale Maurizio Dellantonio, nella giornata di domani potrebbe organizzare un’ispezione con unità cinofile “se le condizioni meteo lo permetteranno”. Potrebbe organizzarsi “una ispezione sul ghiacciaio con massimo 20 professionisti altamente qualificati”. L’intervento via terra dovrebbe consentire di recuperare reperti importanti. Un’operazione complessa che vedrà gli esperti divisi in due gruppi. Una riunione è in corso per il coordinamento di tutte le forze coinvolte nella gestione dell’emergenza.

7 i morti. Un altro pezzo destinato a crollare

Il distacco del saracco della Marmolada ha fatto perdere la vita a sette persone e ferito otto persone. Un bilancio parziale e destinato ad aumentare. Poche le speranze di ritrovare i dispersi, che diminuiscono con il passare delle ore. Se c’è sollievo per i cinque escursionisti che nella giornata di ieri hanno comunicato di essere vivi, la montagna desta ancora preoccupazione. Un altro pezzo di Marmolada potrebbe crollare.

Il presidente del Soccorso alpino del Trentino, Walter Cainelli, ha spiegato che un pezzo simile a quello già franato “crollerà certamente anche se non è possibile stabilire quando”. Anche l’unità di crisi allestita a Canazei questa mattina ha lanciato l’allarme. “C’è il pericolo che altri seracchi di ghiaccio possano staccarsi. Tutta l’area continua ad essere interdetta”. “Il monitoraggio dall’alto con droni ed elicotteri andrà avanti negli stessi punti esaminati ieri. In caso di individuazione di reperti si interverrà per i rilievi fotografici ed eventualmente, poi, per un veloce prelievo”.

Jessica Scano
Jessica Scano
Classe 1993, laureata in Scienze della comunicazione all'Università degli studi di Torino, giornalista pubblicista. La passione per il giornalismo la spinge a frequentare la Scuola di giornalismo e relazioni pubbliche Carlo Chiavazza di Torino. Ha svolto attività di ufficio stampa ed ha collaborato con diverse realtà del territorio, dalla carta stampata alla radio.

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