Scende ad otto il numero dei dispersi della tragedia della Marmolada. Fino a qualche ora fa erano 13 le persone non ancora ritrovate dopo il crollo del seracco del ghiacciaio.
Ritrovati dei resti. Identificato un ferito
Le ricerche svolte nella mattinata di oggi con l’aiuto di droni hanno portato al ritrovamento di resti di dispersi ed effetti personali. Alcuni degli indumenti individuati dai droni, utilizzati sulla strada normale della Marmolada, non si sa se siano riconducibili al disastro avvenuto lo scorso 3 luglio. A riferirlo, l’assistente di volo del nucleo elicotteri della provincia di Trento, Fausto Zambelli. “Si vedrà ora se e come recuperare questi reperti, e se questo significhi che vi sono delle vittime o se appartengono a escursioni storiche precedenti”, ha aggiunto il pilota.
Nell’arco di queste ore stanno ricomparendo persone date per disperse. È il caso di due alpinisti francesi, sfiorati dal distacco del seracco. I due hanno raccontato che al momento della frana a percorrere la via normale della Marmolada c’erano almeno una dozzina di persone. Un numero realistico, tenendo in considerazione i decessi ufficiali con i nomi delle persone cercate da parenti ed amici. Tra i feriti della Marmolada, è stato identificato un giovane di 30 anni, originario del Trentino. L’uomo, ancora in prognosi riservata, si trova al Ca’ Foncello con un edema cerebrale e lesioni agli organi interni. Il ragazzo, ritrovato senza alcun indumento addosso, era arrivato all’ospedale di Treviso in stato di incoscienza.
Chiusura totale della Marmolada
Un’ordinanza del sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, chiude la Marmolada. Il provvedimento, che per il momento ha una durata indefinita, segue quello della chiusura parziale di domenica. Un atto necessario per svolgere in sicurezza le ricerche ed allontanare i curiosi dall’area del disastro.