Verrà inaugurato oggi il nuovo polo museale di Intesa Sanpaolo a Torino. Le Gallerie di Italia del capoluogo piemontese si aggiungono così a quelle già presenti a Milano, Napoli e Vicenza. Le Galleria d’Italia di Torino, ubicate in Piazza San Carlo presso lo storico Palazzo Turinetti, nascono come luogo di incontro tra passato e futuro.
Il nuovo spazio di Intesa è unico in città. Dedicato interamente alla fotografia e all’arte del video, si prefigge di affrontare i temi del contemporaneo. La sua apertura è volta alla promozione della cultura in Italia e alla valorizzazione del patrimonio artistico. Un passo fondamentale per Intesa San Paolo.
Il progetto architettonico delle Gallerie torinesi è firmato da Michele De Lucchi – AMDL CIRCLE, che ha trasformato lo spazio, già sede degli uffici della Banca, guidato dalle nuove esigenze dell’edificio come la tutela e la conservazione delle opere d’arte, l’apertura degli spazi al pubblico, la sostenibilità e la piena accessibilità. De Lucchi ha anche curato il progetto del logo delle Gallerie di Italia.

I caveau di un tempo ospitano uno spazio dedicato alla biglietteria, aule didattiche dedicate alle scuole che parteciperanno a diversi programmi formativi, la sede dell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo che ospita circa 7 milioni di scatti, una sala multimediale e le mostre fotografiche.
Mentre, al piano nobile di Palazzo Turinetti si trova il percorso espositivo dell’arte piemontese, di proprietà della banca, curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione. Dipinti, sculture, arazzi ed arredi che vanno dal XIV al XVIII secolo, allestiti in armonia con lo stile tardobarocco del Palazzo.

Le mostre che accompagnano l’apertura
Ad accompagnare l’apertura delle Gallerie d’Italia torinesi due mostre. ‘La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia’ di Paolo Pellgrin racconta il cambiamento climatico attraverso fotografia d’autore. E ‘Dalla guerra alla luva 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo’ curata da Giovanna Calvenzi, che con una selezione di immagini dell’Agenzia di fotogiornalismo italiano documenta il miracolo economico del dopoguerra fino allo sbarco sulla luna.
Dal 17 e fino al 22 maggio le visite al museo saranno ad ingresso gratuito, previa prenotazione.