Torino. Polizia di Stato ed artisti insieme all’Eurovision Song Contest, uniti contro l’odio e ogni forma di discriminazione di genere.
Molti i cantanti e gli artisti, in gara all’Esc e non, che con videoclip invitano i giovani a riflettere su questi temi. Da Diodato ad Achille Lauro a Cristina D’Avena agli artisti provenienti dalla Lettonia, Estonia, Croazia, Montenegro, Romania e Svizzera.
“L’odio è una malattia, qualcosa di contagioso che non fa male solo agli altri ma anche a noi stessi. Vivere l’odio e le discriminazioni non ha nulla di costruttivo, è solo distruttivo”, queste le parole del messaggio di Achille Lauro.
Rizzo: “parliamo il linguaggio dei giovani”
“Raccogliamo un contributo alla sensibilizzazione su queste tematiche, cogliendo l’opportunità dell’Eurovision e il contributo degli artisti – ha fatto sapere il prefetto Vittorio Rizzi, vicecapo della Polizia. “Parliamo il linguaggio dei giovani per far sì che il nostro messaggio sia sempre più efficace” spiega ancora Rizzi, oggi in visita al Parco del Valentino.
Inoltre, all’Eurovillage del Valentino fino a domani la Polizia Postale e l’Oscad, che come ricorda Rizzo “è una struttura, tra le poche al mondo, che lavora contro i crimini d’odio e che fa formazione ed educazione”, saranno presenti con un truck multimediale per accogliere e sensibilizzare i tanti giovani che ogni giorno sono presenti ai concerti del parco.