Si è conclusa l’operazione impossibile che questa mattina, alle prime luci dell’alba, ha visto 14 operatori con 2 unità cinofile della Guardia di Finanza calarsi sul luogo della frana della Marmolada, avvenuta lo scorso 3 luglio.
Il percorso seguito dagli operatori, lungo circa 3 chilometri e con 600 metri di dislivello, è stato suddiviso in tre parti e ha visto gli esperti operare restando imbragati al verricello dell’elicottero.
I reperti analizzati dal Ris di Parma
La missione impossibile è partita dalla parte più bassa e meno pericolosa. Monitorata da uomini sentinella posizionati in luoghi sicuri della montagna che hanno controllato costantemente il ghiaccio, la ricognizione ha consentito agli esperti di recuperare attrezzatura tecnica e resti di escursionisti. Al rientro a Canazei, il materiale tecnico ed i resti sono stati consegnati al Ris di Parma. Le analisi condotte dal Ris dovrebbero ricondurre i reperti alle vittime della tragedia della Marmolada.
Nel frattempo la fase di ricerca sta proseguendo con l’utilizzo di droni e attualmente è in corso un tavolo tecnico per pianificare gli interventi futuri.
Il bilancio provvisiorio del disastro
Il bilancio del disastro della Marmolada è, per ora, di nove morti, tre dispersi e sette feriti.