Quanta curiosità stimolano i palazzi, le ville, e gli edifici che nascondo gli appartamenti e gli spazi più cool e ricchi di storia delle nostre città. A chi non è mai capitato di voler sbirciare tra le stanze di loft alla moda, nei vecchi salotti o per gli ambienti di edifici industriali chiusi al pubblico.
L’appetito dei curiosi può essere soddisfatto dall’11 al 12 giugno grazie ad Open House Torino. OHT torna con la sua quinta edizione per aprire spazi meno noti e privati della città con 120 siti tra grandi riconferme e new entry.
Prenotazioni dal 7 giugno
La maggior parte degli spazi sarà visitabile liberamente, con accesso in ordine di arrivo negli orari di apertura. Per le visite è necessario registrarsi sul sito di Open House Torino: chi si registrerà riceverà un codice personale da mostrare all’ingresso di ogni visita. Per alcuni edifici è obbligatoria la prenotazione, che può effettuarsi a partire dal 7 giugno.
Aprono palazzi storici, ville, parchi, giardini, piccoli e grandi uffici, spazi di lavoro e ricerca. Molte le riconferme delle case e degli immobili che si prestano al pubblico come Casa Hollywood, The Number 6 e Casa tra gli alberi, e ancora la Nuvola Lavazza e le Gallerie d’Italia, 25 Verdi e il Villino Raby. Mentre per la prima volta apre le sue porte la fantascientifica ex sede delle Cartiere Burgo di Oscar Niemeyer a San Mauro Canavese, ma le novità non si fermano qui.

OHT per la prima volta a Chieri
Per l’edizione 2022 OHT si estende oltre la collina torinese per arrivare a Chieri, proponendo per il pomeriggio di sabato 11 giugno una visita nei luoghi della città che con Torino ha uno stretto rapporto di continuità che include il paesaggio collinare.
Dal 16 al 17 giugno Open House Italia, che comprende le città di Torino, Milano, Roma e Napoli, presenterà contemporaneamente nelle quattro città il progetto Architetti Senza Tempo. L’evento, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è dedicato a quattro architetti selezionati per la loro influenza culturale nel divenire urbano delle quattro città. Si tratta di Jaretti&Luzi per Torino, Gae Aulenti per Milano, Luigi Moretti per Roma e Stefania Filo Speziale per Napoli. Gli architetti verranno ricordati attraverso la conoscenza diretta delle loro opera e la riscoperta di documentazione d’archivio.