Torino. Il Parco della Salute e della Scienza di Torino, che sarà tra i più importanti poli strategici in Italia per la formazione, la ricerca clinica e biomedica e la cura, è un progetto prioritario per la Regione Piemonte che conferma l’obiettivo di voler aggiudicare i lavori entro la fine del 2022.
Sono quattro i temi condivisi dalla cabina di monitoraggio, di cui fanno parte la Regione Piemonte, la Prefettura ed il Comune di Torino insieme ad Auo Città della Salute, Politecnico ed Università di Torino.
Fondamentale è proseguire con la realizzazione dell’attuale progetto. Nel Parco della Salute confluiranno il Cto con l’Unita Spinale, le Molinette ed il Sant’Anna, mentre il Regina Margherita diventerà un’azienda sanitaria autonoma.
Più posti letto e cura del territorio
Secondo tema importante quello dei posti letto e dell’offerta di cura del territorio. L’intera cabina di regia è infatti concorde nel garantire ai cittadini un adeguato numero di posti letto per le patologie che richiedono l’ospedalizzazione. Un tema che si è fatto sempre più rilevante dopo l’emergenza pandemica degli scorsi anni. Si lavorerà, dunque, per incentivare non solo la rete ospedaliera ma anche la rete della medicina del territorio puntando sull’integrazione del lavoro dei medici di famiglia e le opportunità date dalla telemedicina e dalla tecnologia per far fronte alle patologie a bassa ospedalizzazione. Su questo aspetto del progetto, abbassare i numeri dei ricoveri, lavorerà un team interuniversitario individuato dai rettori.
Sinergia con il mondo imprenditoriale
Di rilevante importanza per il progetto del Parco della Salute è anche la valorizzazione dell’ingresso del mondo imprenditoriale grazie all’opportunità di individuare nuovi spazi da utilizzare come le Arcate Ex Moi per la formazione innovativa. Questo sarà possibile con il supporto di esperti in project management per predisporre un progetto integrato degli spazi in base alle diverse funzioni del Parco.
Il Piemonte chiede garanzie
Nonostante la forte impennata dei costi delle materie prime, dovuto anche alla guerra in Ucraina, la cabina di regia ha esaminato la necessità di garantire la gara d’appalto e l’avvio del cantiere. Ad oggi, sono in corso i lavori di bonifica dell’area interessata, mentre la commissione di gara valuterà i progetti definitivi entro la fine dell’anno. Sotto questo aspetto la Regione e la Città della Salute chiedono un meccanismo di riequilibrio simile a quello proposto dal Governo centrale per le gare d’appalto. Dal confronto con l’Anac, si è condivisa la volontà di mettere sul tavolo un emendamento nazionale, che con il supporto dei parlamentari piemontesi, permetta una clausola di salvaguardia sulle variazioni dei costi.