Le voci che attraversano gli stand del Salone del Libro di Torino parlano anche di Museo Omosessualità. Sono quelle di Angelo Pezzana e Guido Accornero, entrambi al Salone per promuovere il progetto, già presentato dai promotori al sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo e ad Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, che hanno da subito garantito il loro sostegno.
Pezzana, che 50 anni fa ha fondato ‘Fuori’, la prima organizzazione italiana per i diritti degli omosessuali, sarà parte attiva del progetto sul Museo mentre Accornero, membro del comitato promotore, sta creando un team di sostenitori privati.
Il museo come luogo di aggregazione
Il museo “non sarà un ghetto – ha detto Pezzana – ma un luogo aperto all’arte e alla storia, pensato per attirare un pubblico eterogeneo. Un logo dove la cultura possa essere veicolo di aggregazione e non di discriminazione”.
“L’idea del museo – aggiunge Maurizio Gelatti, copresidente di ‘Fuori’ – è nata per colmare una lacuna, per combattere discriminazioni e pregiudizi; per far conoscere battaglie di civiltà spesso dimenticate o non note ai più giovani e per consolidare l’immagine di Torino come Capitale dei Diritti”.
Al Salone del Libro ci sarà modo di parlare del Museo dell’Omosessualità in occasione della premiazione del premio ‘Fuori!’, che si terrà domenica, quest’anno assegnato a Giancarlo Pastore per il romanzo ‘Un giorno uno di noi’.