Negli scorsi giorni, dopo l’incontro alla Nuvola Lavazza dove si è parlato della gestione dei fondi Pnrr nazionali e per il Piemonte, si è molto dibattuto sul mancato arrivo dell’Istituto di Intelligenza Artificiale I3A a Torino, annunciato invece nei mesi scorsi. Il Sindaco della Città, Stefano Lo Russo, ha ripreso oggi la discussione in Sala Rossa, cercando di chiarire il quadro della situazione e rivelando che Torino ospiterà il Centro Italiano di Ricerca per l’Automotive.
Lo Russo ricostruisce la storia di I3A
“Questa è una questione di grande rilevanza – dichiara il Sindaco – e la ricostruzione dei fatti è piuttosto chiara”. Nella ricerca condotta dal Sindaco, la rassegna stampa che ha raccolto datata 4 settembre 2020 ripercorre la storia dell’I3A, che sarebbe dovuto sorgere nella Città di Torino.
L’allora Governo Conte dichiarava con una nota: “la presidenza del Consiglio ha individuato Milano come città candidata ad ospitare il Tribunale unificato dei brevetti e Torino come sede principale per l’Istituto Italiano d’Intelligenza artificiale I3A” per creare sinergia tra le Città. Torino scelta per l’I3A, tassello principale per lo sviluppo economico – come definita dal ministero di Roma – sarebbe dovuta diventare punto di riferimento per l’intelligenza artificiale.
“Le mie ricerche non hanno rilevato nessun atto da Parte del Governo nei successivi mesi fino a maggio”, ha precisato Lo Russo, “quando compare il decreto legge che verrà convertito in legge 106 a luglio 2021, dove non si parla di I3A ma del Centro Italiano di ricerca per l’Automotive.” “Lo scopo del centro – ha proseguito il Sindaco – è quello di incrementare la ricerca scientifica dell’automotive, competenti su tecnologia e dell’aerospaziale, che utilizzano l’intelligenza artificiale. La sede sarà Torino”. La legge votata dal Parlamento individua il Ministero dell’economia e delle finanze, il ministero della Ricerca e quello Economico come soggetti attuatori. Per la costituzione e la realizzazione del progetto è disposto un fondo di finanziamento 20milioni di euro annui dal 2021 risorse ordinaria dello Stato, e non fondi provenienti dal Pnrr.
Il Sindaco: “Messa è stata fraintesa”
“La Minsitra Messa nell’incontro alla Nuvola Lavazza, rispondendo ad una domanda sull’I3A, non cita il Centro Automotive – ha chiarito il Sindaco – ma fa riferimento alle linee di finanziamento Pnrr, che sono individuate per finanziare attività di ricerca su tematiche strategiche, tra cui l’intelligenza artificiale”. “Le parole della Ministra sono state fraintese”, ha chiosato Lo Russo che ha infine concluso dicendo: “ignoro le ragioni per cui non sia andato avanti I3A e i motivi per cui il comitato per la fondazione del Centro Automotive non sia ancora stato attivato”. “Promuoverò un incontro istituzionale per fare in modo che il Mef definisca il comitato. Il Centro è una grande opportunità per Torino. Se poi dovesse riemergere I3A, mi farò parte attiva per portare nella nostra città questa istituzione”.
Ricca: “Torino non merita un gioco al ribasso”
Amari i commenti della Sala Rossa. Il consigliere leghista Fabrizio Ricca ritiene che Torino ed il Piemonte non meritino un gioco al ribasso. “Si chiedeva di dar vita un centro di ricerca nazionale, che potesse diventare punto di riferimento per l’intero paese. Avere un polo unico dedicato all’intelligenza artificiale significa gettare le basi per l’economia del nostro territorio” ha detto Ricca, che ritiene importante andare oltre i colori di patito “perché il Piemonte possa creare quella lobby forte per far sì che Torino e la Regione possano contare qualcosa. È fondamentale lavorare insieme per il bene comune”.
Per il Capogruppo Giovanni Crosetto “le imprese avevano una forte e concreta aspettativa, credevano nell’arrivo di I3A e di conseguenza sono rimaste deluse”. “Era un’opportunità per la quale la nostra classe dirigente doveva battersi – ha concluso Crosetto – non possiamo non ammettere che c’è stata una totale mancanza di comunicazione tra lo Stato e Torino”.