Il caldo non si arresta e i termometri segnano la peggior crisi da 70 anni a questa parte. Una situazione allarmante che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura del pacino pandano ed espone a rischi anche il settore idroelettrico e i cittadini.
Dopo l’allarme lanciato da Utilitalia, che ha richiesto ad un centinaio di sindaci piemontesi l’eventuale sospensione notturna per aumentare i livelli dei serbatoi con ordinanze mirate all’utilizzo parsimonioso dell’acqua, arriva anche il monito dell’Arpa.
Arpa: “Il razionamento dell’acqua dovrà essere preso in considerazione”
“Il razionamento acqua dovrà essere preso in considerazione. Non compete a noi, ma lo diciamo: facciamo attenzione. Devono farlo le istituzioni, ma anche tutti i cittadini”, così il direttore generale dell’Arpa, Angelo Robotto, al margine della presentazione dei dati 2021 sullo stato dell’ambiente regionale.
“Ci avviciniamo ad una stagione di plausibile crisi idrica, però stiamo mettendo in atto tutte le azioni possibili” ho sottolineato Robotto. “Intanto diamo indicazioni a tutti i cittadini: non sprechiamo acqua – ha proseguito – Poi ci sono le linee guida della Regione Piemonte, già emanate a dicembre. Come Arpa abbiamo intensificato l’emissione di bollettini, abbiamo fornito i dati in tempo reale. I sindaci, seguendo le linee guida e partecipando ai lavori dell’osservatorio del bacino padano, hanno puntualmente tutte le indicazioni per poter sopportare un periodo che potrebbe risultare complesso”.
111 giorni senza piogge
La Regione piemontese, tra inverno e primavera, ha registrato 111 giorni senza piogge, un record significativo, il secondo più lungo negli ultimi 65 anni.
“Ricordiamoci – ha concluso Robotto – che abbiamo la riserva nivale pari a quella di fine luglio. Non abbiamo riserve, a causa del secondo maggio più caldo degli ultimi 65 anni le nevi si sono sciolte, dovremmo tenere alta l’attenzione”.